Inizieranno già domani i lavori per la realizzazione di una speciale rampa per accedere all’area di ponente della spiaggia. Pochi giorni e al largo della Baia del Sole arriverà la nave per il prelievo delle sabbie dalla cava sommersa.
Alassio. Presente il Sindaco, Marco Melgrati, il Vice Sindaco Angelo Galtieri, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Franca Giannotta, la Consigliera incaricata al Demanio, Francesca Schivo e il Consigliere Rocco Invernizzi, oltre al Dirigente dell’Ufficio Tecnico Enrico Paliotto e al funzionario del Demanio Luca Corciulo. Presente anche il presidente dell’Associazione Bagni Marini, Emanuele Schivo. A sottoscrivere il verbale di consegna anche l’ing. Guido Ferri e l’Ing. Franco Ferrando della direzione dei lavori. La ditta che si è aggiudicata l’appalto, l’Impresa A.Z. S.R.L. con sede in Albenga, era rappresentata dal titolare, Massimo Arimondo.
Inizieranno domani i lavori per il ripascimento straordinario dell’arenile alassino. Mesi di preparazione per l’espletamento dell’iter si sono concretizzati oggi nella firma definitiva del verbale di consegna.
«Inizieremo domani – ha subito dichiarato Arimondo – con l’intervento su Passeggiata Ciccione, per la realizzazione di una rampa di accesso dei mezzi».
«Dovremo procedere con la demolizione di tratto di Passeggiata Ciccione – spiega infatti il Sindaco di Alassio – per consentire ai mezzi pesanti di accedere al litorale da dove si inizierà il ripascimento che muoverà da ponente verso levante per sfruttare il circolo naturale delle correnti. Sul litorale dovranno assemblare i 25o metri lineari di tubazione che si collegherà con la nave per il trasporto delle sabbie».
La nave, attualmente presso il porto di Livorno, arriverà non appena sarà pronta la tubazione.
Subito dopo la firma del verbale di consegna del cantiere, i rappresentanti della ditta, della direzione dei lavori, dell’Amministrazione e dell’Ufficio Tecnico comunale si sono recati su Passeggiata Ciccione per la verifica dell’intervento.
«Si tratta di un tratto non ancora ristrutturato – ha spiegato lo stesso Melgrati – e che quindi coglieremo l’occasione per ricostruire ripristinando sia i cementi armati ammalorati sia la pavimentazione. Valuteremo se, con l’occasione, non vi sia l’opportunità di realizzare comunque un accesso carraio alla spiaggia. L’importante, ora, è dare il via ai lavori in modo da iniziare a preparare quella difesa a terra tanto fondamentale per la nostra città».
Si è quindi completato l’iter avviato il 12 novembre scorso di consegna del cantiere di una delle opere più importanti messe in essere dall’Amministrazione Melgrati per la difesa della città.
«In allora – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Franca Giannotta – la consegna dei lavori era da intendersi parziale, in quanto finalizzata ai rilievi dei fondali, alla verifica di presenza di ordigni bellici, alle operazioni amministrative concernenti la cantierizzazione, ed a tutte le attività propedeutiche all’inizio dei lavori veri e propri. Dalla firma odierna, il verbale di consegna avrà efficacia totale e da oggi quindi potranno prendere il via i lavori per essere ultimati entro cento giorni. L’estensione del periodo previsto per i lavori dovrà infatti tenere anche conto delle normali condizioni meteomarine locali, delle condizioni meteo avverse che potrebbero impedire le lavorazioni, dell’avvicendamento delle fasi di lavoro così come indicate nel progetto»,
Il cantiere del valore di 2,5 milioni di euro prevede il prelievo delle sabbie dalla cava sottomarina tra la Cappelletta di Alassio e l’Isola Gallinara.
«Il ripascimento – spiegano dall’Ufficio Tecnico del Comune di Alassio – prevede circa 120mila metri cubi di materiale che, tradotto nella resa ci porterebbe a uno scenario tra circa 60 mc/a metro lineare e 32 mc per metro lineare a seconda della gravità dell’erosione».
«L’intervento – aggiungono dall’Amministrazione Melgrati Ter – fa parte di un progetto più ampio di due lotti che vede un investimento da parte del Ministero della Protezione Civile di 5 mln di Euro. Sul secondo lotto sono stati messi in campo gli studi propedeutici alla spesa rispetto al progetto di difesa a mare di queste sabbie, poiché si è constatato che solo il ripascimento, anche reiterato, non solo è antieconomico, ma è insufficiente a creare la difesa del centro urbano. Gli studi sono attualmente al vaglio degli esperti dell’università di Genova, con la quale è stata appositamente stipulata una convenzione».
c.s.
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