Martedì 9 luglio la presentazione de “Il Risolutore” il primo dei sei incontri verso la finalissima della 25esima edizione del Premio Letterario
Sarà Pier Paolo Giannubilo, con “Il Risolutore” ad aprire la rassegna di incontri con i finalisti del Premio Letterario Alassio Cento Libri.
Martedì 9 luglio sarà ad Alassio per un doppio appuntamento: l’intervista con l’Autore sulla terrazza del Diana Grand Hotel alle ore 18 e la presentazione de “Il Risolutore” in Piazza della Libertà, alle ore 21,30 (in caso di maltempo la presentazione si terrà presso l’Auditorium della Biblioteca Civica Renzo Deaglio).
“Ci siamo – commenta Paola Cassarino, Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio – c’è un po’ di emozione nel dare ufficialmente il via a questa serie di appuntamenti che culmineranno nel Festival della Cultura, celebrativo dei 25 anni di questo prestigioso premio letterario. Un po di emozione e la soddisfazione di vedere come il grande lavoro svolto negli ultimi mesi da giuria, uffici e collaboratori si sia concretizzato in un calendario di appuntamenti di sicuro interesse”
“L’intervista con l’autore – prosegue Cassarino – è una delle novità introdotte in questa venticinquesima edizione del premio: un aperitivo in compagnia dell’autore di ognuno dei 6 libri finalisti del Premio Alassio Centolibri”
E la partenza è all’insegna del mistero e della spy story all’italiana.
Fiction o intreccio biografico? Sembra tutto incredibile, ma nello stesso tempo è verosimile. In questo gioco di luci e ombre si destreggiano da una parte l’autore, una firma importante del panorama letterario italiano contemporaneo, Pier Paolo Giannubilo, autore di “Il Risolutore. Una vita estrema” (Rizzoli), finalista de Alassio Centolibri “Un autore per l’Europa”, e il risolutore in carne ed ossa, ovvero Gian Ruggero Manzoni, classe ‘57, pronipote di Alessandro, a sua volta poeta, pittore, docente all’accademia di Belle Arti a Urbino, e, per 25 anni della sua vita, agente segreto con licenza di uccidere.
Il metodo narrativo è quello à la Carrère L’autore è immerso dentro la storia con il suo sé, e si racconta nell’incontro con il suo personaggio, di cui subisce la disarmante fascinazione. Giannubilo ci mette un surplus di autobiografismo, raccontando anche fatti e turbamenti della sua vicenda personale che si intrecciano nella trama: un materiale ingombrante che Giannubilo metterà cinque anni a trasformare nel romanzo odierno. Ma nel romanzare la realtà Giannubilo afferma di non essersi inventato niente e si torna al punto iniziale. Sarà vero? Lo scopriremo insieme all’autore nella serata del 9 luglio che proseguirà alle 21.30 sul palco in Piazza del Comune con la moderazione di Roberto Francavilla.
c.s.
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