Melgrati e Colombi rispondono all’ex Consigliere Lucchini e al Secolo XIX circa l’adeguamento delle dimensioni dei parcheggi.
Rispetto all’articolo pubblicato oggi sul Secolo XIX dal titolo “Strisce pazze nei posteggi” sono doverose alcune precisazioni.
«Il primo intervento sulle strisce blu di Piazza Paccini risale al 2018 – è lo stesso Marco Melgrati a ricordare la circostanza – quando decidemmo di intervenire con un primo progetto di riqualificazione della Piazza e dell’illuminazione. In quell’occasione riasfaltammo l’intera superficie e ridisegnammo gli stalli di sosta adeguandoli ai limiti di legge. Fu un progetto redatto in house grazie alla collaborazione dell’Ufficio Tecnico comunale. Avevo anche detto allo stesso Lucchini che, alla prima occasione utile, avremmo ulteriormente ampliato gli spazi e, in proposito avevo già fatto la segnalazione alla Gesco che sta provvedendo. Non sono il mago Zurli… ci vuole il suo tempo … per tutto…».
«Infatti – fa seguito il Presidente della Gesco, Igor Colombi – proprio perché Comune e Gesco sono ben consapevoli delle richieste della cittadinanza, dovute soprattutto alla costante crescita delle dimensioni dei veicoli (vedi SUV) e proprio a seguito del posizionamento delle nuove isole ecologiche, si sta provvedendo ad una scrupolosa mappatura degli stalli blu, grazie al lavoro del personale di Gesco e dei consiglieri Angelo Parolini e Simona Ivaldi, che ringrazio. Il primo esito di questa azione è stato quello di ritracciare (lavoro eseguito tra il 5 e il 6 aprile u.s.) le strisce di Piazza Paccini lato ponente con una larghezza minima di m. 2.50, quindi ben oltre la larghezza standard di m. 2.30».
«La razionalizzazione e l’allargamento di tutti gli altri posti “a lisca di pesce” – prosegue Colombi – oltre al lato levante di Piazza Paccini, comprenderà varie zone della Città tra cui P.za Sant’Ambrogio e Piazza Della Valle, e verrà eseguita nei prossimi mesi compatibilmente coi lavori di riasfaltatura e rimozione delle barriere architettoniche già programmati dal Comune».
«Ritengo – la conclusione di Melgrati e Colombi – che se il Sig. Fabio Lucchini, o gli autori dell’articolo – che dispongono dei nostri numeri di telefono personali – avessero ritenuto di chiedere qualche precisazione prima di andare in stampa, come peraltro hanno fatto in numerose altre occasioni, avrebbero reso un servizio migliore ai propri lettori ed al proprio editore, completando la notizia con informazioni che ritengo di sicuro interesse sul tema in questione».
C.S.
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