Già 2.128 domande presentate ad oggi (di cui 1.146 di conciliazione e 983 di inclusione) con l’impegno di oltre il 50% degli oltre 3 milioni di euro disponibili complessivamente. È il primo positivo bilancio, a poco più di due mesi dalla pubblicazione, del bando sui voucher nido, che, per il secondo anno consecutivo, è stato fortemente voluto dalla Giunta regionale per abbattere i costi di iscrizione e frequenza ai servizi per la prima infanzia sia pubblici sia privati accreditati e/o parificati nel caso delle sezioni primavera.
Il bando è ancora aperto: gli interessati possono ancora presentare domanda sino a esaurimento dei fondi e comunque entro il 31 maggio 2020.
«Siamo molto soddisfatte – affermano la vicepresidente e assessore alle Politiche sociali Sonia Viale e l’assessore all’Istruzione e Formazione Ilaria Cavo – perché il successo tangibile di questa seconda edizione del bando è la testimonianza che il lavoro svolto per semplificare le procedure ha funzionato. Gli obiettivi sono rimasti invariati, ovvero supportare sia le famiglie in condizioni di disagio economico sia le donne che lavorano o sono inserite in un percorso di formazione o inserimento occupazionale, ma – spiegano – in questa seconda edizione abbiamo fatto tesoro dei punti di forza della misura varata lo scorso anno in via sperimentale, migliorandone soprattutto gli aspetti legati alla burocrazia e alle tempistiche. Il nostro ringraziamento è rivolto ai tecnici di Filse e a tutti coloro che stanno lavorando per soddisfare le esigenze delle famiglie».
La finanziaria di Regione Liguria Filse, che da quest’anno gestisce le procedure, ha già predisposto una prima istruttoria delle domande presentate entro il 31 agosto scorso (1.784 complessivamente, di cui 961 di ‘conciliazione’ e 823 di ‘inclusione’): domani, lunedì 23 settembre, le famiglie interessate riceveranno una mail che le informerà della pubblicazione della graduatoria.
«Possiamo già dire – affermano Viale e Cavo – che sulla base delle risorse a disposizione, saranno finanziate tutte le domande risultate ammissibili in relazione al possesso dei requisiti richiesti. Considerato il boom di domande in questi primi due mesi, invitiamo chi volesse richiedere il voucher a presentare la domanda il prima possibile seguendo le indicazioni sul sito di Filse (sezione ‘bandi on line’ in home page)».
L’assessore Cavo ricorda inoltre che «quest’anno abbiamo deciso di estendere i voucher anche ai servizi educativi domiciliari, ai centri bambini e bambine e alle sezioni primavera, per garantire la massima libertà di scelta dei genitori nei percorsi educativi dei propri figli. Non possiamo dimenticare che spesso l’iscrizione a servizi privati è una scelta obbligata, a causa della carenza di posti nei nidi pubblici».
Per presentare la domanda è necessario procurarsi l’Isee 2019 (ad esempio presso il Caf o il proprio commercialista), iscrivere il figlio (o i figli) ad uno dei servizi educativi per la prima infanzia indicati nell’elenco disponibile compilando la domanda on line sul sito di Filse. La famiglia dovrà scegliere se presentare la domanda di inclusione o di conciliazione. Se si hanno più figli in età compresa tra 3 e 36 mesi iscritti in uno dei servizi in questione è necessario presentare una domanda per ogni figlio.
c.s.
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