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Sicurezza dei pazienti significa ridurre al minimo gli eventi avversi, comunemente chiamati “errori”, ovvero quegli eventi, inattesi, non intenzionali e indesiderabili, correlati al processo assistenziale che si svolge dentro o fuori l’ospedale, che possono comportare un danno, più o meno grave, ai pazienti.

Questi eventi esistono ovunque, anche nelle migliori realtà. La conoscenza dei potenziali rischi associati alle cure sanitarie, rappresenta un importante strumento di prevenzione: per questo motivo Alisa, con il supporto della Commissione di coordinamento per il rischio clinico di Regione Liguria, in occasione della Prima giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, istituita a partire dal 2019 il 17 settembre di ogni anno, intende promuovere la consapevolezza e il coinvolgimento di cittadini e pazienti su alcuni temi di interesse: prevenzione degli errori di identificazione del paziente, sicurezza in terapia farmacologica, prevenzione delle cadute a domicilio e in ospedale, prevenzione delle lesioni da decubito.

Ci sono consigli semplici e pratici che, oltre a migliorare sempre di più le cure e la qualità dei servizi offerti, possono ridurre i rischi correlati all’assistenza: ad esempio, indossare sempre, se richiesto, il braccialetto identificativo, non dimenticare la tessera sanitaria e un documento d’identità quando si accede a una prestazione, portare con sé, quando ci si reca ospedale o in ambulatorio, la propria “storia” sanitaria (esami, referti ecc.), conoscere la propria terapia farmacologica.

In Liguria, nel 2018, su un totale di 654 eventi avversi, il 13% è riferibile all’identificazione del paziente, il 10% a somministrazione di terapia farmacologica, il 4% a lesioni da pressione; le cadute hanno rappresentato invece il 2% del totale dei ricoveri in regime ordinario. Questi dati non sono da intendersi come riferiti a una gestione non ottimale delle attività legate alla sicurezza delle cure, quanto piuttosto a una maggiore sensibilità e cultura delle Aziende che prestano particolare attenzione agli eventi avversi, nella consapevolezza che l’errore rappresenta un momento di riflessione comune per ricercarne le cause e porre in essere tutti gli interventi correttivi necessari perché tale evento non si ripeta.

«Tutti gli operatori sanitari possono sbagliare, anche i più competenti – sottolinea la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – perché gli errori dei professionisti della sanità hanno le stesse basi cognitive degli errori comuni che si verificano nella vita quotidiana. Regione Liguria è impegnata da anni per promuovere la sicurezza delle cure al fine di prevenire, mitigare ed evitare tutti i potenziali eventi che possono verificarsi nei percorsi di assistenza. La consapevolezza, anche da parte del paziente, dei rischi associati alle cure sanitarie, costituisce un tassello fondamentale in grado di prevenire un danno correlato all’assistenza. Per questo motivo, vogliamo informare i cittadini affinché sappiano adottare dei semplici ma importanti comportamenti, come ad esempio, indossare sempre, se richiesto, il braccialetto identificativo o conoscere la propria terapia farmacologica. Migliorando il rapporto di fiducia tra pazienti e operatori – conclude Viale – possiamo ridurre in modo efficace i rischi correlati all’assistenza».

c.s.

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