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Genova. Sono circa una decina gli accessi registrati negli ultimi giorni e nella mattinata odierna nei Pronto soccorso liguri a causa dell’ondata di calore che interessa soprattutto Genova, con allerta arancione diffusa dal Ministero della Salute per oggi e domani, venerdì 28 giugno. Alle ore 16 di oggi, giovedì 27 giugno, non si registrano particolari criticità negli ospedali della Liguria ma accessi ai Pronto soccorso in linea con l’andamento del periodo. Cinque anziani sono ricoverati da ieri a Savona con febbre e sintomi da disidratazione mentre un paziente è arrivato oggi a causa di un colpo di calore; nell’area metropolitana genovese il Policlinico San Martino ha contato pochi accessi dovuti alle alte temperature, all’Ospedale Galliera, a partire da questa mattina, sono arrivati sei anziani e un giovane con sintomi legati al caldo, anche l’Ospedale Villa Scassi ha registrato alcuni pazienti in stato febbrile e qualche caso di persona anziana con sintomi da disidratazione. Situazione sotto controllo nel chiavarese, nell’imperiese e nello spezzino.

Il professor Ernesto Palummeri, coordinatore del Centro di riferimento ligure per le ondate di calore, in vista dell’allerta arancione, confermata anche per domani, ricorda l’importanza di seguire i consigli utili diramati da Regione Liguria: «Possono sembrare suggerimenti banali ma sono fondamentali per affrontare al meglio l’ondata di calore che si sta abbattendo sulla nostra Regione – afferma Palummeri – sono soprattutto i cittadini fragili quelli più suscettibili agli effetti del caldo ma con poche regole ben osservate possiamo contenere sia gli accessi ai Pronto soccorso sia ben più gravi conseguenze. Occorre prestare molta attenzione anche ai pazienti ospiti delle strutture socio-sanitarie – prosegue Palummeri – le condizioni bioclimatiche delle prime ore della giornata di oggi sono indicative di una condizione eccezionale per la città di Genova in questo periodo, con picchi critici di combinazione temperatura umidità. Sono proprio le ondate di calore precoci le più dannose per la salute – conclude Palumme ri- per questo motivo abbiamo invitato tutte le strutture erogatrici a una stretta sorveglianza clinica dei propri assistiti».

c.s.

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