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Confartigianato presenta #NextLiguria: le priorità, gli obiettivi e le azioni a sostegno del principale tessuto economico della regione, quello delle microimprese.

Microimprese al centro; fisco, incentivi, credito e pagamenti; competitività; burocrazia; formazione e lavoro; infrastrutture, ambiente, trasporti ed energia. Attorno a questi sei macro-temi ruota #NextLiguria, il documento contenente le proposte che Confartigianato Liguria ha elaborato per sostenere le imprese liguri a “valore artigiano” nei prossimi cinque anni. Le priorità, che nei prossimi giorni saranno sottoposte ai candidati alla presidenza e al consiglio regionale della Liguria per la sottoscrizione, sono articolate in obiettivi e azioni concrete per costruire insieme la “Liguria di domani”, a partire dal rilancio di un settore che rappresenta la linfa vitale dell’economia ligure: il 96,3% delle aziende è rappresentato proprio dalle microimprese (fino a 10 addetti), oltre 118 mila sul territorio regionale. Contando anche le piccole imprese (cioè quelle fino a 50 addetti), si arriva a poco più di 123 mila realtà, il 99,6%.

«Numeri che sono testimoni dell’importanza fondamentale delle nostre microimprese per lo sviluppo economico del territorio ligure – sottolinea Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Per questo abbiamo elaborato una serie di proposte e le abbiamo tradotte in azioni concrete e realizzabili. Ai candidati alla presidenza e al consiglio regionale della Liguria chiediamo di condividerle e sottoscriverle: da parte nostra, come fatto in tutti questi anni, ci impegniamo a seguire e controllare gli eletti anche per il mandato 2020-2025».

Il primo punto, microimpresa al centro, si pone l’obiettivo di valorizzare le realtà produttive più piccole della Liguria: le azioni proposte consistono, in particolare, nell’inserire nelle normative e negli atti regionali i principi del dettato costituzionale, dello Small Business Act e dello Statuto delle Imprese. Si chiede anche di modificare la legge quadro dell’artigianato, per promuovere proprio l’impresa a “valore artigiano”, ma anche l’estensione a tutti i settori artigiani del marchio di qualità e infine l’attivazione di un sistema di valutazione dell’operatività delle banche verso le microimprese, tramite un confronto tra Regione Liguria, Abi, associazioni imprenditoriali e confidi.

In tema di fisco e credito, le principali proposte vertono sulla riduzione della tassazione regionale e sull’esenzione dell’Irap per le nuove imprese nei primi anni di attività. Chiesto anche il potenziamento della Cassa per gli artigiani, l’integrazione tra programmazione, risorse e azioni dei fondi Por e la creazione di una “filiera della garanzia regionale” che integri gli interventi di Confidi, Filse e Fondo di Garanzia per un miglior accesso al credito. Più monitoraggio e interventi decisi anche sui tempi di pagamento della pubblica amministrazione.

Passando all’argomento competitività, resta ancora da realizzare un’unica agenzia per l’internazionalizzazione e la promozione, che accorpi i vari organi regionali. A mancare è anche il lancio del “brand Liguria”, soprattutto nell’ambito della promozione del cosiddetto “turismo esperienziale” per un’offerta territoriale integrata.

Lunga la lista delle proposte di Confartigianato in ambito burocrazia: tra le azioni più importanti, la semplificazione delle procedure e la riduzione dei tempi di attesa per l’erogazione delle risorse. Razionalizzazione delle partecipate, più trasparenza nei conti, istituzione dell’attività di autocontrollo in tutti i settori della PA. Rendere più agevoli la gestione dei servizi e l’accesso alle informazioni della pubblica amministrazione, anche avvalendosi del personale in smartworking e di un portale regionale in rete con gli enti locali.

Per ciò che riguarda la formazione e il lavoro, per Confartigianato occorre assistere in modo particolare la creazione d’impresa, soprattutto giovanile, e incentivare tirocini, work experience e formazione continua. Promuovere il valore artigiano nelle attività di orientamento e potenziare anche lo stesso ruolo formativo delle microimprese, con la nascita delle botteghe-scuola, attese da anni. Tra le esigenze espresse dall’associazione, anche quella di migliorare e coordinare l’incontro tra domanda e offerta e integrare l’attività dei centri per l’impiego a quella delle associazioni di categoria.

Infine, resta l’ambito infrastrutture, ambiente ed energia. La principale azione da portare a termine riguarda il complesso di grandi opere infrastrutturali che Liguria attende da molti anni. Opere da realizzare anche con il coinvolgimento delle microimprese liguri del settore. A questo proposito, si chiede inoltre la costituzione di un tavolo permanente di confronto tra enti pubblici e mondo economico sul monitoraggio dello stato di attuazione delle stesse infrastrutture. E ancora, più semplificazione e accessibilità e minori costi di partecipazione alle gare d’appalto e adeguamento costante del prezzario regionale. Si chiede infine una maggiore integrazione tra i mezzi di trasporto di persone e il tpl non di linea (taxi, noleggio, battelli), più aree di sosta attrezzate e intermodali per il settore dell’autotrasporto e maggiori azioni e contributi per le imprese per favorire il risparmio energetico.

I candidati alla presidenza saranno incontrati individualmente, mentre i candidati al consiglio regionale possono sottoscrivere le proposte nei seguenti incontri provinciali organizzati fisicamente presso le sedi di Confartigianato o in collegamento: Genova, 8 settembre alle 17,30, Sanremo, 9 settembre alle 12, La Spezia, 10 settembre alle 12, Savona, 11 settembre alle 12.

c.s.

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