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Roberto Traverso (SIAP): «la Liguria è la prima Regione d’Italia per i reati denunciati, bisogna che le istituzioni comincino seriamente a rendersene conto.»

LA LIGURIA MAGLIA NERA DELLE REGIONI ITALIANE PER I REATI DENUNCIATI NEL 2018 (FONTE SOLE24 ORE). LA POLIZIA DI STATO HA AFFRONTATO IL 2019 CON POCHE RISORSE DEDICATE ALL’INTELLIGENCE. LA REGIONE LIGURIA PERSEVERA NEL SOTTOVALUTARE IL FENOMENO INFILTRAZIONI MAFIOSE (MAI NOMINATA LA COMMISSIONE REGIONALE ANTIMAFIA). INTANTO SUL TERRITORIO SI CONTINUA A SPRECARE PERSONALE CON INUTILI “PATTUGLIONI” E IL DEGRADO SOCIALE AUMENTA NELLE PERIFERIE.

La classifica del Sole 24 Ore che fotografa la criminalità del 2018 delle 106 province Italia (analisi che servirà a definire la qualità della vita per il 2019), mette a nudo una situazione per Genova e la Liguria a dir poco grave.

Il dato è impietoso: la LIGURIA nel 2018 è stata la REGIONE D’ITALIA CON IL PIÙ ALTO NUMERO DI REATI DENUNCIATI (sommando le posizioni delle 4 province in proporzione con il resto del Paese)

Un dato che significa aumenti esponenziali dei carichi di lavoro per chi ha competenze investigative che ultimamente sono anche sovraccaricati dall’introduzione delle delicate procedure previste dal l’innovativo CODICE ROSSO che garantisce più tutela alle fasce deboli ma che comporta gravi carichi di lavoro per gli uffici della Polizia di Stato.

Invece si continuano a sprecare le poche risorse a disposizione per servizi poco efficaci sul territorio basati sulla mediatica e fortemente voluti e condizionati da chi governa localmente il territorio.

I dati sono pubblici e danno ragione alla linea del SIAP che a Genova, come già annunciato, si rivolgerà ai Municipi, per dare un contributo per recuperare la vivibilità dei quartieri genovesi, nei quali l’insicurezza percepita è causata principalmente dall’abbandono sociale del territorio.

Il numero dei reati denunciati sul territorio ligure danno un quadro chiarissimo di una situazione che evidenzia la presenza di chi delinque senza sporcarsi le mani, sfruttando chi vive nei quartieri abbandonati dalle istituzioni e quindi dove aumenta il disagio sociale.

Ribadiamo: la Liguria è la prima Regione d’Italia per i reati denunciati, bisogna che le istituzioni comincino seriamente a rendersene conto.

Gli spunti sono innumerevoli, basta approfondire cosa accade a Genova sul fronte dello spaccio di stupefacenti: Seconda provincia in Italia (Imperia sesta)

Oggi finalmente si comincia ad aprire gli occhi sul porto di Genova visto che la Conferenza delle autorità di Pubblica Sicurezza comincia a parlare d’infiltrazioni mafiose nel porto di Genova.

Anche a Savona la situazione dovrebbe essere monitorata e non abbandonata ma ad oggi nessuno ha ancora messo gli occhi sulle conseguenze negative che ci potrebbero essere sul fronte della criminalità organizzata se non si seguirà con attenzione l’imminente insediamento a Vado del colosso del movimento merci rappresentato dalla mega compagnia Maersk.

Per non parlare della provincia d’Imperia dove gli organici sono al collasso perché non in grado di supportare la mole enorme di carichi di lavoro dovuti alle denunce per i reati commessi che interessano fronti investigativi diversi.

Organici che sono anche subissati da servizi di ordine pubblico nel tentativo di dare una risposta su un territorio dove la presenza della frontiera francese condiziona pesantemente i carichi di lavoro della Polizia di Stato.

CLASSIFICA GENERALE DELLE 106 PROVINCE DEI REATI DENUNCIATI

  • GENOVA 10
  • SAVONA 11
  • IMPERIA 9
  • LA SPEZIA 30

Nel dettaglio qualche reato particolarmente significativo:

STUPEFACENTI VIOLENZE SESSUALI FURTI CON STRAPPO FURTI CON DESTREZZA TRUFFE E FRODI INFORMATICHE FURTI IN ABITAZIONE RAPINE FURTI IN ESERCIZI COMMERCIALI RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO
GENOVA2101261556161318
SAVONA2021151058182190
IMPERIA6121728922132240
LA SPEZIA22653271847502555

È sufficiente analizzare questi dati per rendersi conto di come sia assolutamente necessario investire sull’attività investigativa sul territorio e invece la percentuale del personale in forza alle squadre di polizia giudiziaria delle Squadre Mobili, dei Commissariati oppure delle Squadre in servizio presso le Specialità della Polizia di Stato sul territorio ligure è molto bassa visto che in media raggiunge con difficoltà il 10-15% del personale disponibile.

Un dato a dir poco insufficiente.

La politica e le istituzioni locali non ci aiutano ad incentivare il rafforzamento dell’intelligence visto che le istituzioni locali continuano a chiedere la presenza spot di poliziotti sul territorio, invece di valorizzare la specificità professionale della Polizia Municipale e ancor peggio non hanno ancora aperto un dibattito serio e costruttivo sulle vere esigenze di sicurezza sul territorio ligure a partire dalla mancata costituzione della Commissione Antimafia che pur essendo prevista da più di 10 anni non è mai stata nominata.

Per questo oltre a continuare a rapportarci con i municipi genovesi chiederemo di essere uditi dal Consiglio Regionale, in modo da sensibilizzare chi di competenza attraverso un contributo tecnico, affinché si prenda finalmente coscienza delle reali priorità per la sicurezza della Liguria.

Roberto Traverso
SIAP

c.s.

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