Da oggi, lunedì 1 luglio, scatta il taglio del 40% delle accise sulla birra prodotta nei microbirrifici. Costi (Confartigianato): «Misura che rilancia anche la produzione in Liguria, una trentina le piccole realtà interessate dal provvedimento»..
Scatta oggi il taglio delle accise sulla birra, che corrisponde a una riduzione del 40% per ogni ettolitro prodotto. La novità, introdotta con la legge di Bilancio 2019, è riservata ai piccoli birrifici con una produzione non superiore ai 10 mila ettolitri.
Il provvedimento prevede anche che la birra venga tassata al momento dell’immissione al consumo, cioè quando il prodotto è pronto per essere venduto: un’agevolazione importante, visto che prima la tassazione era applicata con largo anticipo rispetto al momento della reale produzione e riguardava anche quella parte di prodotto che, alla fine del ciclo produttivo, veniva scartato. Grazie a questa misura, i birrifici potrebbero tagliare circa 20 centesimi di euro per ogni litro di birra prodotto, con un notevole risparmio medio che va dai 10 a 15 mila euro.
«Si tratta di un importante risultato che consente alle nostre microrealtà di aumentare la capacità produttiva e di essere più competitive sul mercato, anche all’estero, dove vige un regime di tassazione più agevolato – spiega Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – Inoltre, con la cifra risparmiata, si aprirebbero nuove possibilità di acquisto di macchinari all’avanguardia, ma anche di investimenti in ricerca, formazione e comunicazione. Il tutto per accrescere la qualità del prodotto e la specializzazione delle nostre microimprese, già certificata dal marchio regionale di eccellenza “Artigiani In Liguria”».
In Liguria sono circa una trentina i microbirrifici artigianali: 10 in provincia di Genova, 11 nel savonese, due nell’imperiese e sei nello spezzino.
c.s.
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