Importante volano per ripresa settore costruzioni, su bonus gravano però diverse difficoltà applicative, a fronte di un’elevata complessità normativa. Mangano: «Confartigianato a disposizione di imprese e cittadini per informazioni e assistenza»
Genova. 398 milioni di euro. A tanto ammontano le risorse che il Superbonus 110%, introdotto a maggio dal decreto Rilancio, mobilita in Liguria da qui al 2026, con una media annua di 66 milioni di euro. Secondo le recenti analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato (su dati della relazione tecnica al provvedimento), a livello nazionale si tratta di 14 miliardi di euro fino al 2026, con una media annua di 2,3 miliardi.
Il fatto che il superbonus rappresenti un importante volano per la ripresa dell’edilizia, è dimostrato anche nell’ultima rilevazione sulla fiducia dei consumatori: i dati evidenziano che nel terzo trimestre del 2020 la quota di consumatori che indicano certa o probabile una ristrutturazione della propria abitazione raggiunge il 18,2%, il massimo storico dal 2006.
In generale, gli interventi finanziati con questo incentivo fiscale interessano un’ampia platea di imprese: nella filiera della casa (che comprende, per esempio, edilizia, installazione di impianti, immobiliare, materiali da costruzione, lavorazione delle pietre, eccetera…) operano 987 mila imprese e 2 milioni 194 mila addetti, di cui l’88% impiegati in micro e piccole imprese. In Liguria, nel solo settore delle costruzioni, si contano 20.777 microimprese, in lieve crescita nel secondo trimestre 2020 (+0,86%, dati Infocamere-Movimprese). Qualche segnale di ripresa c’è, ma la crisi legata al Covid-19 sta comunque lasciando pesanti segni sui conti economici delle imprese del settore, specialmente quelle di minori dimensioni.
In questo quadro, il superbonus mostra la propria efficacia anticiclica, sulla quale gravano, però, diverse difficoltà applicative a fronte di un’elevata complessità normativa: l’intervento è disciplinato da ben due interventi legislativi (la legge 77/2020 e la 126/2020), tre decreti ministeriali e quattro atti dell’Agenzia delle Entrate. Particolarmente critici per le imprese la gestione degli aspetti legati all’asseverazione e al visto di conformità.
«Per poter facilitare l’accesso allo strumento da parte delle micro e piccole imprese – spiega Vito Mangano, presidente regionale del settore costruzioni Anaepa di Confartigianato Liguria – la nostra associazione mette a disposizione le proprie professionalità e competenze: invitiamo quindi le imprese interessate, i professionisti e i cittadini liguri a rivolgersi a una delle nostre sedi provinciali per ricevere ogni tipo di informazioni e assistenza».
c.s.
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