Protocollo della Polizia di Stato: ambienti dedicati per accogliere le denunce
Una sala per audizioni protette, predisposta sulla base di specifiche linee guida, che ricrea un ambiente favorevole che possa aiutare la donna all’incontro con gli investigatori evitando il più possibile riflessi traumatici.
Con il protocollo sottoscritto dal Capo della Polizia Franco Gabrielli e la presidente dell’associazione Soroptimist International d’Italia Maria Coppola, prende il via il progetto “Una stanza tutta per sé”, per incoraggiare le donne a rivolgersi alle Forze dell’ordine nei casi di violenza subìta e a sostenerle nel delicato momento della formalizzazione della denuncia.
L’associazione ha già realizzato ambienti di questo tipo presso diverse questure italiane ed altri uffici delle Forze dell’ordine. Oggi, insieme al Dipartimento della Pubblica sicurezza, con questo protocollo si vuol dare uniformità negli allestimenti garantendo accorgimenti logistici che possano favorirne l’uso. Ad esempio, un accesso riservato che eviti il passaggio della vittima dagli uffici di polizia ed arredi che tendano a favorire il contatto e la comunicazione piuttosto che la distanza.
L’auspicio è che questo tipo di stanza possa essere utilizzata anche per le audizioni di minori, sebbene in questi casi siano necessari ulteriori accorgimenti ed arredi ed una oggettistica dedicati ai più piccoli.
Il protocollo prevede anche la promozione di iniziative didattiche, formative e divulgative d’interesse comune.
c.s.
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