La telefonata di una donna preoccupata che stava assistendo a una violenza tra due minorenni.
La telefonata al 112 N.U.E. di una donna preoccupata che stava assistendo a una violenza tra due minorenni ha attivato subito il protocollo operativo della Polizia di Stato.
La testimone racconta di aver visto, dal proprio balcone di casa, un giovane che stava aggredendo una ragazza la quale, dopo essere stata spinta a terra, cercava di chiedere aiuto.
La signora, inorridita alla vista di ciò che stava accadendo, gridava al ragazzino di fermarsi e quindi, dopo aver allertato la Polizia di Stato, scendeva in strada a soccorrere la ragazza; nel frattempo il reo fuggiva via.
Secondo la ricostruzione dei fatti, ad aver abusato della giovane sarebbe stato un suo amico che, con la scusa di accompagnarla a casa, l’avrebbe condotta in un vicolo cieco per costringerla ad eseguire una pratica sessuale. Al rifiuto, l’avrebbe aggredita, gettandola al suolo e coprendole la bocca con la mano, schiaffeggiandola e tirandole i capelli nel tentativo di trattenerla.
All’arrivo degli agenti la giovane ragazza, molto scossa, veniva accompagnata presso la locale Questura e, unitamente alla madre, sporgeva denuncia nei confronti del suo aggressore.
Gli operatori di polizia identificavano, e quindi intercettavano, il soggetto appena poche ore dopo e, alla presenza del padre, veniva accompagnato presso gli Uffici di Polizia per gli accertamenti di rito.
Il minore, con a carico un precedente per rapina in concorso, dopo aver in un primo momento fornito false generalità, ammetteva le sue colpe e, pertanto, veniva denunciato per violenza sessuale e per attestazione di false generalità.
Provvidenziale, ancora una volta, la collaborazione dei cittadini, le cui segnalazioni spesso consentono alla Polizia di intervenire in maniera rapida e risolutiva.
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