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Savona. Una vasta truffa posta in essere da tre soggetti, nel settore della vendita di auto usate online, in danno di numerosi malcapitati, che si erano illusi di aver concluso un vantaggiosissimo affare, è stata scoperta dai militari del Comando Provinciale di Savona.

I Finanzieri della Compagnia di Albenga, in particolare, allertati da alcune denunce sporte dai primi truffati, hanno individuato una concessionaria, operante da pochi mesi nella cittadina e gestita da un 38enne veneto che, a fronte di specifiche inserzioni di vendita di auto usate pubblicate online, principalmente sui siti “Autoscout24” e “Subito.it”, intascava le somme pattuite durante le trattative, accampando poi scuse di svariata natura, al momento della consegna dei mezzi.

Ad occuparsi delle vendite interveniva anche un secondo soggetto di 40 anni, anch’egli veneto, che si presentava fittiziamente ai clienti come il titolare della concessionaria. In realtà era stato incaricato da quest’ultimo di occuparsi della maggior parte delle incombenze connesse alla presunta vendita delle auto, atteso che il reale titolare non aveva alcuna competenza in materia.

Le indagini, avviate tempestivamente e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, hanno consentito di individuare anche un terzo soggetto, un 27enne, sempre residente in Veneto, gravato da precedenti specifici, quale ideatore del meccanismo fraudolento.

Nei locali della concessionaria di Albenga, apparentemente operativa e dotata anche di un apposito sito aziendale, erano esposti in vendita alcuni veicoli a prezzi vantaggiosi, che potevano essere visionati solo previo appuntamento. In realtà queste auto avevano la sola funzione di convincere i potenziali acquirenti a versare migliaia di euro, somme che puntualmente sparivano nel nulla nell’arco di pochi giorni.

Definita positivamente la trattativa, i truffatori difatti pretendevano dai clienti l’intero pagamento delle auto tramite bonifico bancario, promettendo la consegna in un momento successivo, salvo poi accampare scuse di ogni genere per giustificare i ritardi, fino a presentare anche documentazione falsa che attestava l’esistenza di procedure in corso per l’importazione dei veicoli.

L’intervento delle Fiamme Gialle ha consentito di bloccare l’operatività della concessionaria e denunciare i tre soggetti alla locale Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovranno difendersi dall’accusa di aver truffato numerosi acquirenti di tutta Italia.

L’attività svolta dalla Guardia di Finanza rappresenta un esempio a salvaguardia degli interessi economico-finanziari del Paese, a tutela dell’economia legale e della leale concorrenza

c.s.

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