Si tratta di uno dei sequestri più imponenti mai operati in Italia di specimen protette in via di estinzione e sottoposte alla tutela della convenzione di Washington.
Prosegue senza sosta l’attività di controllo dei flussi marittimi e commerciali operata nell’ambito del porto di Genova dalle Fiamme Gialle di Lungomare Canepa e dalla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questa volta l’attività investigativa congiunta tra Guardia di Finanza e Dogane ha riguardato il contrasto del commercio illegale di flora e fauna in via di estinzione. Si tratta di un nuovo delicato settore, le cui competenze, all’interno degli spazi doganali, sono state da pochi mesi demandate al servizio CITES della Guardia di Finanza.
Nei giorni scorsi, i militari del II Gruppo delle Fiamme Gialle di Genova, in collaborazione con i funzionari del Servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Genova 1, dopo approfondita attività d’indagine, hanno individuato una partita di coralli – per un totale di oltre 8 tonnellate – originaria delle Isole Salomone a bordo di una motonave mercantile proveniente da Singapore. La merce era destinata ad una nota azienda del ponente ligure specializzata nella lavorazione e nel commercio di conchiglie e fossili da collezione.
I militari del II Gruppo delle Fiamme Gialle e l’Agenzia delle Dogane hanno però scoperto che la preziosa merce viaggiava scortata da una licenza di esportazione rilasciata dal Ministero delle Politiche Ambientali delle Isole Salomone, risultata essere non valida.
Si tratta di uno dei sequestri più imponenti mai operati in Italia di specimen protette in via di estinzione e sottoposte alla tutela della convenzione di Washington; un enorme quantità di coralli la cui illecita indiscriminata estrazione di frodo dal reef oceanico rappresenta una pratica in grado di generare gravi danni all’ecosistema. Per tali motivi, le oltre 8 tonnellate di coralli appartenenti a 7 differenti specie di antozoi in pericolo di estinzione, estratti dalla barriera corallina dell’arcipelago del Pacifico meridionale, non potendo essere importate sul territorio comunitario, sono state sottoposte a sequestro dal servizio CITES della Guardia di Finanza di Genova e dall’Ufficio delle Dogane di Genova 1.
Il responsabile dell’azienda è stato denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria; Fiamme Gialle e Agenzia delle Dogane stanno adesso operando approfondimenti investigativi volti a verificare la regolarità di pregresse analoghe spedizioni e la portata del fenomeno nel suo complesso.
c.s.
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