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Il quartiere della Foce ritrova le sue tradizionali aiuole storiche con la riqualificazione realizzata da ASTer.

Genova. Viale Brigate Partigiane ritrova le sue tradizionali aiuole storiche che “rinascono” grazie ai lavori di riqualificazione realizzati da ASTer, Azienda Servizi Territoriali del Comune di Genova.

L’inaugurazione del “ridisegno” – che ha tenuto conto del progetto originario degli anni Sessanta curato allora dall’architetto Daneri – si è svolta ieri mattina alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici e manutenzioni del Comune di Genova Pietro Piciocchi, dell’assessore regionale ai lavori pubblici, infrastrutture e viabilità Giacomo Raul Giampedrone, del presidente del Municipio Medio Levante Francesco Vesco e del presidente di ASTer, Enrico Vergani.

Si tratta del completamento del secondo lotto (da via Cecchi all’incrocio con via Pisacane) che, aggiungendosi al primo (dalla rotatoria della Foce fino a via Cecchi), restituisce alla città 5.800 metri quadrati di verde di alto pregio. I lavori di questi primi due segmenti sono stati finanziati dalla Regione Liguria per complessivi 2 milioni e 100mila euro (800mila il primo lotto e 1 milione e 300mila euro il secondo).

Il terzo lotto verrà ultimato non appena saranno terminati i lavori di mitigazione del rischio e messa in sicurezza del torrente Bisagno e dopo che verrà ripristinata la viabilità in zona Brignole.

Genova ritrova dunque l’asse verde che dal mare conduce verso il centro in un percorso dall’eccezionale colpo d’occhio. Il progetto – come detto – ha voluto recuperare le forme e i disegni anni ’60, con un’importante presenza di medaglioni e strisce fiorite, ricche di specie diverse al fine di garantire un buon effetto estetico in tutte le stagioni dell’anno.

Per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico i lavori hanno tenuto conto delle indicazioni della Soprintendenza. L’attuale disegno è stato adattato alle modifiche che sono state realizzate negli anni, considerando l’assetto della viabilità che ha imposto una stilizzazione di alcuni aspetti decorativi del progetto originario. L’intervento ha previsto la realizzazione di una struttura sul fondo impermeabile e la soluzione realizzata, altamente tecnologica, è stata ripresa dai sistemi “tetto verde” che permettono la realizzazione di aiuole sulle coperture degli edifici.

Queste tecnologie garantiscono, a fronte di un ridotto spessore di terreno, la coltivazione ottimale delle piante, rendendo possibile anche un notevole risparmio idrico.

Alla fine della posa dei substrati e degli impianti, con la primavera, è stata fatta quella del prato e delle nuove piante.

La parte centrale è costituita da piante arbustive sempreverdi in gruppi omogenei, che garantiscono un arredo verde costante durante tutto l’arco dell’anno: medaglioni variabili dai 10 ai 20 metri quadrati coltivati con piante di formio, canna indiana, agapanto, rafiolepis, plumbago.

L’ opera rappresenta un’occasione per rinnovare dal punto di vista tecnologico gli impianti di irrigazione cittadini. Il sistema di programmazione e controllo sarà centralizzato su programma in cloud dedicato, che lavorerà gestendo i settori irrigui collegati con specifici ponti radio per arrivare poi all’utilizzo di un collegamento Wi-Fi. I consumi verranno ottimizzati e saranno monitorate eventuali perdite.

Dunque, dopo il secondo lotto dei lavori sulle aiuole di viale Brigate Partigiane, l’obiettivo è di poter presto gestire da remoto le aree verdi comprese tra Brignole e Boccadasse. «Il colpo d’occhio generato dal ridisegno di queste aiuole è straordinario – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici e alle Manutenzioni del Comune di Genova, Piciocchi . Questi arredi e questi giochi floreali hanno fatto parte dell’immagine della città per tanto tempo e restituirli alla loro bellezza, tenendo conto del progetto originario, è fonte di orgoglio. Si tratta di un progetto molto sentito dalla cittadinanza. Da quando mi sono insediato ho insistito moltissimo sul potenziamento di tutto ciò che riguarda la cura del verde. Queste aiuole sono il simbolo della capacità di Aster di lavorare bene e con grandi professionisti del verde, come sta facendo sui parchi cittadini con i nuovi giardinieri che abbiamo assunto. Genova deve tornare a essere famosa, come lo era in passato, per la gestione del verde».

«Dopo l’inaugurazione del primo lotto della copertura del Bisagno avvenuta un anno fa, in piena pandemia, oggi viene inaugurato il secondo lotto grazie anche agli oltre 2 milioni stanziati da Regione Liguria – ha sottolineato l’assessore regionale ai lavori pubblici infrastrutture e viabilità Giampedrone Lavori importanti che vogliono restituire a Genova la sua antica bellezza proprio in un momento molto delicato come l’attuale, che coincide con la ripartenza del paese e della Liguria che si accinge a entrare in zona bianca.
Si tratta di opere di recupero urbanistico che sono andate di pari passo con la progressiva riduzione del rischio idraulico della città di Genova, inserite in un pacchetto complessivo di interventi che comprendono, in primis, la copertura del Bisagno, un’opera che la città attendeva da 50 anni la cui conclusione è stata presentata a inizio mese con la posa dell’ultima trave della nuova copertura del tratto terminale. Un’operazione che ha concluso i lavori di adeguamento funzionale del torrente che passa da 450 metri cubi al secondo di portata a 850.
Dal nostro insediamento abbiamo preso in carico questo cantiere e abbiamo portato a termine non solo il secondo lotto, ma anche avviato e chiuso il terzo lotto conclusivo, il tutto in meno di 6 anni. Un risultato di cui siamo particolarmente orgogliosi per un’opera di rilevanza non solo ligure e genovese, ma internazionale che riduce in modo significativo il rischio idraulico
».

«I lavori che inauguriamo – ha detto il presidente di A.S.Ter,  Vergani . sono espressione del know-how aziendale, in quanto frutto della sinergia dei Settori Progettazione, Strade e Verde, un mix vincente che solo la nostra Azienda può garantire sul territorio. Per tutti noi di A.S.Ter. questa opera assume una valenza ancor maggiore in quanto deve la sua realizzazione a Gigliola Genta, una delle nostre progettiste del paesaggio, che ci ha lasciati prematuramente e a cui dedichiamo un manufatto da lei stessa ideato, a ricordo del suo impegno per il decoro urbano della nostra città».

«Stiamo vivendo un momento epocale per Genova che da troppi anni aveva segnato il passo lasciando al degrado e all’incuria angoli bellissimi della città – ha sottolineato  Vesco, presidente  Municipio Medio Levante . Il ritorno alle origini delle aiuole di viale Brigate Partigiane si colloca in un contesto di riqualificazione urbana del nostro Municipio che dalla stazione Brignole arriva alla Foce e poi, con la realizzazione del Waterfront di Levante, torna ad essere una cartolina da esportare nel mondo».

c.s.

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