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Cinque eventi espositivi, allestiti contemporaneamente nelle sale del Museo di Villa Croce, danno vita a una mostra plurima nel segno del blu.

Dal Blu di Genova di Artejeans all’infinito di Yves Klein è il titolo della mostra protagonista dell’autunno/inverno del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, il quale prosegue nel suo anno di rilancio 2020 mettendo in rete le energie che arrivano dal territorio e dall’esterno, fino a raccogliere linfa vitale dalle città protagoniste dello scenario del contemporary a livello internazionale come Milano, Rovereto e Londra.

Fino al prossimo 17 gennaio, dunque, gli spazi bianchi della dimora-museo saranno invasi dalla potenza dirompente di un colore intenso e magicamente suggestivo, che connota in modo diverso le opere d’arte esposte e che suggerisce, agli artisti rappresentati, diversi percorsi di ricerca.

Il progetto di una mostra plurima, a cura di Anna Orlando e di Francesca Serrati, comprende cinque eventi espositivi allestiti contemporaneamente nelle sale del museo. Una grafica personalizzata per ciascuna mostra e ciascun protagonista guiderà il visitatore nel percorso che si sviluppa in modo ritmico e fluido.

ArteJeans: storia di un mito nelle trame dell’arte contemporanea

In collaborazione con l’associazione ARTEJEANS, London

L’esposizione di punta di questo intenso programma è la mostra ARTEJEANS: storia di un mito nelle trame dell’arte contemporanea che presenta, in anteprima assoluta le 24 opere generosamente donate alle Collezioni Civiche di Genova da artisti di tutta Italia: Alberto Biasi, Henrick Blomqvist, Enzo Cacciola, Pierluigi Calignano, Roberto Coda Zabetta, Maurizio Donzelli, Ettore Favini, Goldschmied & Chiari, Riccardo Guarneri, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Marco Lodola e Giovanna Fra, Carolina Mazzolari, Ugo Nespolo, Giovanni Ozzola, Gioni David Parra, Francesca Pasquali, Pino Pinelli, Fabrizio Plessi, Gianni Politi, Laura Renna, Marta Spagnoli, Serena Vestrucci, Gianfranco Zappettini.

In cinque dinamici spazi del Museo d’arte Contemporanea di Villa Croce saranno esposti per la prima volta al pubblico i lavori di questi artisti storicizzati e di fama internazionale, accuratamente selezionati dal comitato critico composto da Ilaria Bignotti, Luciano Caprile, Laura Garbarino. Un grande dono per Genova, per risarcire con l’arte contemporanea il dramma della caduta del ponte Morandi e guardare al futuro. Da un’idea di Ursula Casamonti (proprietaria e fondatrice di Tornabuoni Art, London) e Francesca Centurione Scotto, Artejeans nasce come associazione per supportare, con la creazione di un nucleo fondante di importanza artistica ragguardevole e la creazione di una inusuale e rara collezione di opere in jeans, l’atteso evento di GenovaJeans, ideato da Manuela Arata che celebrerà il telo di Genova, jeans in inglese, come materiale col quale la Superba si è vestita fin dal Medioevo e identificativo della stessa città. Gli artisti si sono dovuti cimentare con una tela jeans di 200 x 180 cm, offerta dal partner della manifestazione Candiani, liberamente interpretandola e trasformandola in opere d’arte che scendono nell’essenza “blue” più intima della città. “Un viaggio simbolico nel tempo e nella storia del jeans, nelle forme e nelle geografie culturali dell’arte italiana. Le opere di questi artisti sono piccoli grandi ponti verso e da Genova all’Italia e al mondo (…) opere d’arte pensate unicamente per la volontà di contribuire alla nascita, a Genova, di una nuova realtà delle arti visive contemporanee, aperta a tutti e capace di riscattare, ancora una volta, la comunità e la collettività dal silenzio e dall’assenza, dalla solitudine e dall’isolamento… raccontando anche fisicamente lo sforzo della città di ripartire, rinascere, ricostruire.” scrive Ilaria Bignotti, una delle curatrici del catalogo.

Klein vs Strozzi. Sotto il segno del blu

In collaborazione con i Musei di Strada Nuova, il MART di Rovereto e la galleria UniMediaModern di Genova

Un’immaginaria sfida tra due tavolozze, quella del maggior pittore del Seicento ligure, il pittore Cappuccino Bernardo Strozzi, dopo la riscoperta operata dalla specialista di riferimento Anna Orlando, con uno dei più interessanti protagonisti del Novecento, il francese Yves Klein, universalmente noto per la sua ossessione per il blu, che si traduce in suggestiva bellezza anche concettuale. Genova accoglie e declina l’idea di Vittorio Sgarbi realizzata nell’inverno-primavera 2019-2020 al MART di Rovereto, dove un lavoro di Klein di collezione privata era posto in dialogo con la grande pala di Strozzi raffigurante la Madonna con Gesù Bambino in gloria e santi della Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Tiarno di Sopra (Tn), caratterizzata dalla tinta folgorante della veste della Madonna e di San Pietro. Grazie alla generosa collaborazione di alcuni collezionisti privati e di alcuni galleristi, saranno esposti a Genova alcuni esemplari delle opere pittoriche e scultoree del francese tra le quali una Nike. Il dialogo sarà con un magnetico dipinto di Bernardo Strozzi, il San Francesco dei Musei di Strada Nuova, la cui sagoma si staglia sulla magia di un fondo blu.

Rocco Borella. Omaggio Blu per il centenario

In collaborazione con l’Associazione Culturale Rocco Borella e Luciano Caprile

Il maestro genovese (1920-1994) al quale Villa Croce dedicò un’antologica nel 1992, due anni prima della sua morte, noto per i suoi “cromemi”, è ricordato nel centenario della nascita con opere della collezione permanente di Villa Croce e prestiti da collezioni private. La selezione, a cura del critico Luciano Caprile, profondo conoscitore dell’artista, sarà focalizzata a evidenziare il suo uso del colore blu.

Ben Patterson. La Costellazione restaurata

In collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale

Realizzata dall’artista al Museo di Villa Croce per la mostra “The Fluxus Constellation” nel 2002, che celebrava i 40 anni del movimento, e donata al museo, l’opera Constellation of the first magnitude di Ben Patterson ricrea un ironico cielo stellato, i cui astri luminosi, accesi a intermittenza, sono i volti degli artisti Fluxus abbinati ai loro segni zodiacali. La mostra è l’occasione per presentare l’opera per la prima volta al pubblico dopo il restauro condotto tra il 2017 e il 2019 dalla studentessa del Centro di Restauro della Venaria Reale Alessandra Scarano, con la supervisione della prof.ssa. Alessandra Bassi.

Fulvio Magurno. Animulae, 2020

In collaborazione con la Galleria Capoverso di Stefania Ghiglione, Genova

L’artista fotografo, nato in Sicilia, cresciuto a Napoli e genovese d’adozione, presenta in questa occasione il suo inedito lavoro Animulae: un lavoro site-specific che include una serie di 10 stampe UV su tavola dallo spessore di 2 cm e dal formato ridotto (cm 30 x 20). Come una sorta di icone, e insieme un dichiarato omaggio a Yves Klein, le opere sono ispirate ai Crocifissi settecenteschi di Anton Maria Maragliano (1664-1739) che virano, per effetto di elaborazione cromatica delle esposizioni multiple, verso una vibrante sinfonia di blu, quasi un riflesso dell’evanescenza dell’anima rispetto alla consistenza della carne e del corpo.

ORARI:

  • Giovedì e venerdì 15-19
  • Sabato e domenica 11-19

Scuole su prenotazione: cell: 335 5699409 – mail: {{email address=}}

Prevendita biglietti su www.ticketone.it

c.s.

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