Lunedì 22 febbraio primo bando per presentazione proposte di collaborazione da parte di realtà territoriali e cittadini attivi nel Centro Storico per sperimentare il modello dell’amministrazione condivisa, con la sottoscrizione di patti di collaborazione.
Genova. Approvate dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci di concerto con l’assessore al Centro Storico Paola Bordilli, le linee guida per la promozione dell’amministrazione condivisa attraverso lo strumento dei patti di collaborazione nel Piano integrato per il Centro storico Caruggi (piano operativo Umbre de Muri) per la riqualificazione e rigenerazione di piazzette e spazi aperti nella città vecchia.
Le linee guida sono propedeutiche alla pubblicazione, lunedì 22 febbraio, dell’avviso pubblico per la presentazione di proposte di collaborazione da parte di realtà territoriali e cittadini attivi nel Centro Storico per sperimentare il modello dell’amministrazione condivisa, con la sottoscrizione di patti di collaborazione.
I patti per la rigenerazione urbana partecipata sono previsti dal Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani, che per la prima volta sarà applicato a una porzione ampia e complessa di territorio come il centro storico, a partire da alcune aree individuate nel Piano operativo Umbre de Muri, in 11 piazze, nelle zone più problematiche (zona Ghetto Prè), comprendendo anche interventi di illuminazione artistica.
«Il coinvolgimento dei cittadini – spiega l’assessore Cenci – nelle scelte di co-progettazione tra pubblico e privato è fondamentale per migliorare l’ambiente urbano esistente. La collaborazione tra amministrazione e cittadinanza attiva ha un ruolo centrale nei processi strategici di rigenerazione urbana, che comprende interventi interdisciplinari dal sociale al tessuto economico oltreché urbanistico, secondo gli obiettivi individuati dall’Agenda 2030 sulla sostenibilità ambientale, l’attenzione alla qualità della vita, dell’aria, l’accessibilità di spazi pubblici e verdi».
«Il Regolamento dell’amministrazione condivisa dei beni comuni – dichiara l’assessore Bordilli – per la prima volta sarà applicato in un ambito così ampio e complesso di territorio e ben si sposa con il percorso di ascolto, avviato nei mesi scorsi, delle oltre cinquanta realtà associative e del terzo settore, attive sul territorio, che hanno portato le proprie proposte progettuali. Con la sottoscrizione di patti di collaborazione su aree pilota, avvieremo la pubblicazione di avvisi pubblici preliminari per la raccolta di adesioni da parte di cittadini e realtà organizzate, e non, reti locali esistenti per il miglioramento e la riattivazione del tessuto sociale ed economico».
Dopo la coprogettazione delle proposte per la gestione degli spazi e la sottoscrizione dei Patti ‘semplici’, i progetti di amministrazione condivisa saranno monitorati per verificarne l’efficacia e, in base agli esiti di verifica, potranno essere implementati con la stipula di Patti ‘complessi’ su ambiti territoriali più ampi. I patti, semplici e complessi, possono avere come obiettivi:
- la rigenerazione fisica, cura e presidio degli spazi pubblici;
- miglioramento della pulizia e incremento del riciclo dei rifiuti con campagne educative;
- riduzione del traffico per il miglioramento della qualità dell’aria;
- pedonalizzazione anche temporanea di spazi per una migliore fruizione;
- promozione di economia circolare.
Tra gli interventi possibili previsti:
- dotazione di attrezzature temporanee degli spazi aperti, cura e trasformazione di spazi al piano terra di edifici e in stato di abbandono;
- creazione di percorsi tematici;
- attività ludico-ricreative per bambini e ragazzi;
- promozione di distretti commerciali legati alle tradizioni.
c.s.
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