Sono più di 22 mila le microimprese artigiane liguri del “sistema casa” (costruzioni-manifatturiero-servizi). Settore che concentra il 63% di tutti gli investimenti, stimolato da superbonus e dagli interventi del Pnrr. Vito Mangano: «Costruzioni motore centrale della ripartenza, anche grazie a opportunità del Piano, ma per sfruttarle al meglio servono semplificazione e rapidità».
Genova. Crescono gli investimenti nelle costruzioni, in crescita del 5% in Italia nel primo trimestre 2021. Rappresentano il 63% di tutti gli investimenti totali nel Paese in questo primo trimestre. L’andamento si consolida positivamente anche nel più lungo periodo: in Italia gli investimenti nelle costruzioni nel primo trimestre 2021 sono dell’8,6% superiori al livello pre Covid del quarto trimestre 2019.
Una dinamica, emersa dalla recente analisi dell’Ufficio studi Confartigianato su dati Banca d’Italia, Istat, Eurostat e Unioncamere, che inquadra la filiera delle costruzioni (che comprende, oltre alle realtà edili, anche i segmenti del manifatturiero e dei servizi1Segmento Costruzioni: edilizia (Costruzioni al netto impiantistica) e installazione impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzione e installazione; segmento Manifatturiero: 16.2-Fabbricazione prodotti in legno; 23.3-Fabbricazione materiali da costruzione in terracotta; 23.5-Produzione di cemento, calce e gesso; 23.6-Fabbricazione prodotti in calcestruzzo, cemento e gesso; 23.7-Taglio e lavorazione di pietre; 25.1-Fabbricazione elementi da costruzione in metallo; segmento Servizi: 68-Attività immobiliari; 71.1-Studi di architettura, ingegneria e tecnici.) come uno dei principali motori della ripresa post pandemia. Una filiera che in Liguria occupa 22.325 micro imprese artigiane, ben il 54,4% delle oltre 41 mila attive nel cosiddetto “sistema casa”. In Italia la filiera costruzioni conta più di 542 mila microimprese artigiane, il 43,9% di quelle totali del settore: sono 1,234 milioni (circa 830 nelle costruzioni, 315 mila nei servizi e poco più di 86.500 nel manifatturiero).
Il robusto trend positivo della filiera è certamente sostenuto anche dagli interventi legati al superbonus. Dal monitoraggio effettuato dalla Corte dei conti su dati Enea si rileva che al 31 marzo 2021 l’ammontare ammesso a detrazione dei progetti per il superbonus si attesta, nei primi tre mesi, intorno a 1,1 miliardi di euro, mentre la cifra ammessa a detrazione dei lavori realizzati è pari a 756 milioni, in aumento di 623 milioni rispetto ai 133 milioni rilevati a fine 2020. Nell’ambito degli incentivi fiscali, gli interventi del superbonus si sommano ai 25.279 milioni di investimenti incentivati per recupero edilizio nel 2019 e ai 3.483 milioni per riqualificazione energetica.
Il traino del superbonus si inserisce nello stimolo di più lungo periodo sul settore delle costruzioni determinato dagli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza: in chiave settoriale, il 41% della crescita del valore aggiunto indotto da tutti gli interventi del Pnrr si concentra nella filiera dell’edilizia.
«Digitalizzazione, transizione green, infrastrutture e mobilità sostenibile, inclusione e coesione territoriale: le costruzioni intercettano quasi tutte le missioni del Pnrr, confermandosi così un settore centrale per la ripresa del Paese – osserva Vito Mangano, presidente di Confartigianato Costruzioni – Anaepa Liguria – Semplificazione e sburocratizzazione sono però indispensabili, ora più che mai, per sfruttare al meglio le opportunità e le potenzialità del Piano: per far sì che il 2021 sia effettivamente un anno di svolta per il settore edile, occorrono decisioni tempestive per riuscire a spendere le risorse disponibili e accelerare sulla messa in sicurezza del territorio, la riqualificazione dei nostri edifici, la rigenerazione urbana delle città in chiave green. In questo contesto si inserisce anche l’opportunità del superbonus, una misura decisiva per recuperare e valorizzare il nostro patrimonio edilizio, ma che necessita di una semplificazione e di una proroga, almeno fino al 2023: due requisiti indispensabili per garantirne la piena efficacia».
c.s.
Crediti immagini: Michael Gaida
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- 1Segmento Costruzioni: edilizia (Costruzioni al netto impiantistica) e installazione impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzione e installazione; segmento Manifatturiero: 16.2-Fabbricazione prodotti in legno; 23.3-Fabbricazione materiali da costruzione in terracotta; 23.5-Produzione di cemento, calce e gesso; 23.6-Fabbricazione prodotti in calcestruzzo, cemento e gesso; 23.7-Taglio e lavorazione di pietre; 25.1-Fabbricazione elementi da costruzione in metallo; segmento Servizi: 68-Attività immobiliari; 71.1-Studi di architettura, ingegneria e tecnici.