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Un tunisino controllava lo smercio di stupefacente tra Pietra Ligure e Loano.

A Pietra Ligure, nel corso della giornata di ieri, i Carabinieri della locale stazione hanno svolto un mirato servizio antidroga originato dalla raccolta di segnalazioni di cittadini, avvenuta durante i vari “servizi d’ascolto” curati dal Maresciallo al comando della stazione dei Carabinieri pietresi.

Tale attività d’indagine ha consentito, dopo diverse ore di appostamenti e monitoraggi, di localizzare, un tunisino 36enne, fortemente sospettato di aver avviato un intenso business nel mondo della cocaina e dell’eroina, all’interno del proprio appartamento, diventato, in breve tempo, laboratorio e negozio di tali sostanze.

Ci hanno pensato i Carabinieri ad interrompere la catena degli affari.

I militari hanno aspettato che rientrasse in casa per eseguire il blitz, bloccare il pusher (che ha anche reagito tentando anche di scappare), e perquisire lo stabile. All’interno dell’abitazione venivano recuperati in stanze distinte, quasi 2 etti di eroina, 2 etti e mezzo di cocaina e 14.000 in contanti. Oltre 40 le dosi rinvenute nelle tasche di varie giacche del pusher; Ogni giacca conteneva solo uno specifico stupefacente, il pusher le se le cambiava a seconda del cliente che doveva incontrare. Nel corso della perquisizione in una specifica stanza adibita a laboratorio, sono stati, inoltre, sequestrati materiali per il confezionamento, alcuni bilancini di precisione per la pesatura della droga e molta sostanza da taglio, con la quale lo spacciatore incrementava esponenzialmente i suoi guadagni.

I Carabinieri hanno poi accertato che il tunisino avesse nella disponibilità due appartamenti, uno per dimorare ed un altro per portare avanti la sua lucrosa attività di distribuzione della droga, abbracciando anche larga parte delle richieste del “mercato loanese”. Dalle modalità con cui lo stupefacente è stato ritrovato nell’appartamento è stato osservato dai militari che, verosimilmente, il tunisino aveva anche pensato ad organizzare un “servizio supplementare” per i propri clienti, ovvero quello della possibilità di “assaggiare” la droga prima di concludere l’acquisto.

Subito dopo il ritrovamento della droga, il marocchino è stato dichiarato in arresto per il reato di “detenzione ai fini di spaccio” e rinchiuso nel carcere di Imperia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

«Servizi come questo – si legge in una nota della Compagnia Carabinieri di Albenga – si svolgono nell’ambito di una sistematica intensificazione delle attività di contrasto dell’Arma territoriale, al consumo ed allo spaccio di droga, la cui richiesta aumenta puntualmente in concomitanza con le festività».

c.s.

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