È accaduto giovedì scorso in via delle Peschiere a Loano (SV). Le indagini sono state condotte nel massimo riserbo e la notizia è stata data soltanto oggi, giorno della convalida del fermo di indiziato di delitto cui è stato sottoposto l’indagato bloccato nelle fasi iniziali del colpo fortunatamente non messo a segno dai rapinatori. L’obiettivo era l’Ufficio Postale ove a quell’ora, intorno alle 13:00, dentro vi era una sola impiegata. L’occasione era evidentemente propizia per qualsiasi malfattore. Tuttavia una pattuglia di Carabinieri del Comando Stazione di Loano stava passando di lì in servizio perlustrativo. I militari percepiscono che qualcosa non quadra: una moto con due individui a bordo con caschi integrali e guanti calzati (in pieno agosto! n.d.r.) e sufficiente al maresciallo capo servizio per procedere al controllo dei due soggetti. Non appena i militari aprono le portiere della loro autovettura di servizio, i centauri di uno scooter di grossa cilindrata, tentano di ripartire di scatto ma i militari riescono ad agguantare al volo il passeggero del motociclo, disarcionandolo. Bloccato il sospetto, è stata poi immediatamente diramato l’allarme a tutte le pattuglie in servizio della fuga del conducente.
Dopo tutti gli accertamenti del caso, un 53enne di Roma, pregiudicato, con diverse rapine messe a segno nel proprio “curriculum criminale”, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e, d’intesa con il P.M. di turno, associato al carcere di Imperia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I molti elementi indiziari raccolti e convergenti, le circostanze di tempo e di luogo, il contesto, la dinamica e l’azione fulminea del complice datosi alla fuga, sono stati tutti fattori compendiati e tenuti in considerazione dagli inquirenti per motivarne l’arresto.
Appena bloccato, il rapinatore, senza opporre resistenza, ha palesato ai Carabinieri le sue cattive intenzioni ammettendo nella sostanza di essere stato in procinto di delinquere. Indicativa anche esclamazione del pregiudicato nel riferire “di vivere di questo” e che “i carabinieri fanno il proprio lavoro e io faccio il mio”.
Le indagini proseguono alla ricerca del complice o dei complici anche attraverso l’analisi di tutti i sistemi di videosorveglianza comunali e delle telecamere dei privati, già a suo tempo “mappate” dal Compagnia Carabinieri di Albenga sull’intero territorio di competenza.
L’attenzione dei Carabinieri rimane altissima e a scopo preventivo sono stati raddoppiati tutti i turni di vigilanza e pattugliamento nelle fasce orarie più a rischio incidenza.
Nel frattempo sono giunti, ai militari della Stazione di Loano (SV), i complimenti del Comandante Provinciale, del Comandante della Legione Carabinieri Liguria e del Comandante Interregionale Carabinieri “Pastrengo” di Milano.
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