Alassio. Le indagini avviate dalla stazione dei Carabinieri coordinati dal Maggiore Massimo Ferrari a seguito dell’arresto di ieri, sul conto dei due giovani alassini, hanno permesso di identificare un’altra persona che era parte attiva del gruppo. È un familiare di uno dei due fermati che in combutta con loro contribuiva a tenere attivo il mercato. Difatti la perquisizione che è stata operata nella giornata di ieri, mentre era in corso il processo per direttissima a carico dei due giovani, ha permesso di trovare a casa del loro familiare quasi un etto di sostanza stupefacente, suddivisa tra marijuana e hashish, 4 bottiglie di liquore artigianale contenente marijuana, 11 barattoli contenenti alcool e marijuana in infusione. Il perspicace intuito di un carabiniere del Nucleo operativo della Compagnia di Alassio, il cui personale anche in questa occasione ha partecipato in tutte le fasi operative dell’operazione, ha indirizzato “la curiosità” e l’attenzione dalle parti di Imperia, dove l’uomo era solito andare e i cui movimenti, strani e sospetti, non sono passati inosservati al Carabiniere, solito visitare quei luoghi libero dal servizio.
I fondati sospetti, difatti, rispondevano al vero. Anche nella barca, ben occultata , è stata trovata della droga che è stata sequestrata. L’uomo, di anni 60, alassino, è stato tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente. Questa mattina avrà luogo l’udienza di convalida. Entrambe le operazioni sono state coordinate dal luogotenente Claudio Parodi, da poco al Comando della stazione Carabinieri di Alassio.
Il presidio del territorio continua da parte di tutte le stazioni dipendenti della Compagnia di Alassio che, negli orari sensibili, nelle zone nevralgiche, dispiegheranno nell’ambito territoriale di competenza, pattuglie a piedi, pattuglie automontate, affiancate dal personale del nucleo operativo e radiomobile.
c.s.
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