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I militari ingauni lo arrestarono nell’agosto del 2017 trovandogli 15 kg circa di sostanza stupefacente nell’ambito di una complessa operazione antidroga.

Stanotte, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Albenga hanno tratto in arresto un cittadino marocchino di 33 anni, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, già noto agli inquirenti per essere un fornitore dei pusher della zona.

L’ultima condanna gli fu inflitta dal Tribunale di Savona a 6 anni di reclusione, in riferimento ad un suo precedente arresto, sempre operato dai Carabinieri del N.O.R. di Albenga, nell’ambito di una complessa operazione antidroga conclusasi nel 2017.

In quella circostanza i militari gli sequestrarono un’ingente quantitativo di droga costituito da quasi 15 kg tra hashish e cocaina e circa 5000 euro in contanti ritenuti parte del proprio guadagno illecito.

Dopo un paio di anni passato nelle carceri di Imperia ed Ivrea, ottenne gli arresti domiciliari in un’abitazione in via Roma, presso un suo connazionale.

A seguito di una serie di segnalazioni, lo straniero era stato recentemente monitorato dai Carabinieri ingauni che, durante uno degli ultimi controlli del domicilio, hanno proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione domiciliare, al termine della quale, il noto pusher, è stato dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nei vari anfratti della propria camera, infatti, è stato rinvenuto un discreto quantitativo di cocaina e hashish oltre ad un migliaio di euro, il tutto posto sotto sequestro insieme a telefoni cellulari ed altro materiale tuttora al vaglio dei militari.

Una serie di documenti d’identità e patenti di guida di cittadini italiani, per lo più noti come abituali assuntori di sostanze stupefacenti, sono stati ritrovati un po’ ovunque nell’appartamento. È frequente che i compratori di droga lascino in pegno, oggetti di valore o i propri documenti ai pusher come forma di garanzia per i pagamenti da onorare.

L’arrestato è stato rinchiuso nuovamente nel carcere di Imperia.

c.s.

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